Da Facilerent
La prima apparizione di un’Alfa Romeo Giulietta risale al lontano 1955 ma, a 60 anni di distanza, questa vettura continua ad essere apprezzata dal pubblico e dalla critica.
A causa di alcuni problemi di insonorizzazione, la dirigenza scelse di commercializzare prima la versione coupè nel 1954, la Sprint.
La berlina invece fu presentata un anno dopo al Salone di Torino: il successo fu immediato, il solo stabilimento di Portello produsse circa 132.000 unità, un numero esorbitante per l’epoca. La Giulietta era in effetti un’auto potente ma allo stesso tempo poco assetata, con un grande bagagliaio e un prezzo per niente elevato.
Curiosamente, il chiaro riferimento a Shakespeare del nome “Giulietta” proviene da un simpatico aneddotto, risalente al 1950: in un famoso ristorante parigino, un poeta burlesco di origini russe apostrofò scherzosamente una delegazione di otto dirigenti dell’Alfa Romeo, recitando “Je vois huit Roméo, mais aucune Juliette!” (Vedo otto Romeo, ma nessuna Giulietta!).
La Giulietta fu scelta come protagonista della prima copertina della storica rivista Quattroruote:
La Giulietta fu scelta come protagonista della prima copertina della storica rivista Quattroruote:
Sempre nel 1955, per intercettare anche il pubblico americano sempre attratto dalle versioni aperte delle auto sportive, l’Alfa Romeo produsse anche la versione Spider della Giulietta, riscuotendo un grande successo anche negli States.
1977, l’Alfa Romeo riprende la produzione della Giulietta con una nuova generazione per sostituire la Giulia, ponendosi al fianco dell’Alfetta. La nuova Giulietta fu costruita nell’ottica del massimo risparmio di carburante e venne concepita come alternativa più economica rispetto all’Alfetta, appartenente a un segmento medio-alto. La seconda generazione fu prodotta fino al 1985, contando circa 380.000 unità prodotte.
Nel 2010 la Giulietta è stata ridisegnata per la terza volta, nata con il pesante compito di festeggiare il centenario dell’Alfa Romeo. Tondeggiante ma allo stesso tempo filante, la nuova Giulietta ha portato importanti novità soprattutto nell’impostazione degli interni: la plancia non è più rivolta esclusivamente al guidatore, ispirandosi appunto all’assetto dell’antenata del 1955.