Pubblicato in News Automotive

Sicurezza stradale e manutenzione delle auto

Riflessioni sulle ripercussioni della crisi economica

Da Facilerent

La propria sicurezza e quella dei propri cari è un argomento che richiede continue riflessioni e richiami all’attenzione. Questo articolo vuol essere il primo e piccolo contributo alla sicurezza stradale.

 


Tempo di crisi! In Italia anche il rapporto dell’automobilista col proprio mezzo ha subito un profondo cambiamento. È un rapporto molto fondato sull’economia!

A parte il crollo nelle vendite di auto nuove (record negli acquisti di auto usate) c’è un argomento che richiede necessarie riflessioni e che deve portare a attente valutazioni: un sondaggio del Centro Studi Cna realizzato da Swg, mette in evidenza che circa il 30% fra coloro che possiedono un'auto sceglie di ridurre la spesa destinata alla manutenzione della propria auto. Una scelta drastica che non stravolge la tendenza anche degli anni pre-crisi. Il problema sta a monte visto che il parco macchine per quanto detto tende ad invecchiare.

Tutto ciò si traduce in un aumento dei rischi legati alla sicurezza stradale.

Il dato positivo (ebbene sì, c’è pure un lato positivo!) è che assieme al 30% degli intervistati che ha dichiarato di ridurre il budget destinato alla manutenzione e cura dell'auto, c’è il 25% che dichiara di essere più attento di prima.

In Italia circolano (dato riferito ad inizio anno) quasi 37 milioni di automobili che portano ad un rapporto auto/abitanti che è ai vertici tra gli stati europei: in Italia circolano circa 61 automobili ogni cento persone, contro una media comunitaria di 51 (Germania 52%, Regno Unito sono 50% e 48% per Francia e Spagna). Le auto Italiane sono tante e sono sono vecchie. Il sondaggio rivela che la moda di cambiare auto quando veniva messo in commercio il nuovo modello è un lontano ricordo. Negli ultimi anni è aumentato, invece, l'acquisto di auto usate.

Anche l’Osservatorio Autopromotec ha fatto le sue ricerche ed ha indicato che per la riparazione delle vetture, gli italiani hanno speso nel 2012 il 10,5% in meno rispetto all’anno precedente (26.919 milioni di euro, contro i 30.093 del 2011). È questo un effetto della crisi economica che ha che stiamo vivendo e che si ripercuote anche sulle spese necessarie, come quelle per la manutenzione delle vetture. Un dato ancora più pesante se si considera che, per la prima volta nella storia della motorizzazione del nostro paese, la spesa per la manutenzione supera quella sostenuta per l’acquisto di nuove macchine (26.515 milioni). Mantenere in esercizio auto ormai mature per la sostituzione, o addirittura per la rottamazione, in teoria dovrebbe comportare un maggior ricorso alla manutenzione. Ma così non è stato: segno che le famiglie sono proprio in difficoltà.

 

Ma nel dettaglio cosa è successo alla manutenzione negli ultimi cinque anni, ovvero il periodo corrispondente alla crisi economica? Il 50% degli interpellati coinvolti nell'indagine Cna Swg ha affermato che va come prima dal meccanico ma un buon ahinoi 29% ci va di meno contro il solo 6% dichiara di recarvicisi più spesso.

 

Perché tutti questi numeri sulla “gite” degli automobilisti dal meccanico?

Provvedere alla manutenzione dell’auto non solo consente di farla durare di più, ma anche di guidare con maggiore sicurezza e di risparmiare carburante.  Un'efficace manutenzione a lungo termine ti fa dunque risparmiare, evitandoti problemi o costosi interventi di riparazione.

Da ricordati anche che il proprietario/conducente di un veicolo è responsabile, per legge, della sua manutenzione: in caso di negligenza è altamente probabile che le compagnia di assicurazione scarichino giustamente la responsabilità di eventuali danni provocati sul conducente/proprietario che lo dovrà risarcire in prima persona.

Le auto o meglio i vari modelli di auto hanno prestabilito dalla loro casa madre un programma di manutenzione. Il problema è che non tutti gli appuntamenti prefissati (con scadenze di tempo o di chilometraggio) sono gratuiti. Con un’auto nuova il proprietario si sente obbligato ad eseguirli per non far decadere la garanzia.

Durante il periodo di garanzia (di norma i 24 mesi successivi all’acquisto del veicolo), il venditore risponde di qualsiasi difetto emerso in questo intervallo di tempo, purché l’acquirente effettui la manutenzione ordinaria del veicolo alle scadenze temporali o chilometriche prescritte: i cosiddetti tagliandi. A seguito della cosiddetta Direttiva Monti, la garanzia è valida anche se i tagliandi sono stati effettuati presso officine diverse da quelle autorizzate dalla casa costruttrice del veicolo.

Ma, passato l’anno di vita dell’auto, si lascia l’officina autorizzata dalla casa madre per reperirne una che si ritiene affidabile e sicuramente più economica, per giungere quindi a variare il calendario degli appuntamenti a proprio uso e costume e PORTAFOGLI!

 

Ad ogni modo tenere efficiente il veicolo è più semplice di quanto pensi: sul suo manuale di funzionamento sono indicate tutte le cose che occorre sapere

In generale  ci sono regole che valgono per tutte le marche e i modelli.

  • ruote e pneumatici
  • ammortizzatorii
  • sterzo
  • freni
  • luci e fari
  • vetri e tergicristalli
  • Altri controlli apparentemente meno legati alla sicurezza: verifica dell'integrità di tubi e cinghie, efficienza della batteria, olio lubrificante e liquidi refrigeranti e filtri vari.

In seguito dedicheremo un po' di spazio ad ognuo di questi argomenti. 


Tutte le offerte di noleggio a lungo termine FacileRent includono nel canone anche la manutenzione ordinaria e straordinaria e la sostituzione degli pneumautici, E se non dovesse bastare… anche il soccorso e assistenza stradale.

Questo è il nostro secondo è grande contributo alla sicurezza dei nostri clienti.


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