Da Facilerent

La storia della Jeep Willys ebbe inizio durante la Seconda Guerra Mondiale. La Willys MB fu la protagonista del conflitto: con 640.000 unità realizzate, fu il veicolo più prodotto della Seconda Guerra Mondiale. Madre di tutti i fuoristrada, la Jeep Willys venne creata per rispondere alle esigenze dell’US Army. Un veicolo leggero e pratico che fece la differenza perché in grado di spostarsi con agilità nei terreni disastrati dal conflitto. A vincere il bando del Quartermaster Corps dell’esercito statunitense fu l’American-Bantam, con il veicolo denominato Brc-40 (Bantam Reconnaissance Car), dal quale la Willys-Overland prese spunto per poi far nascere la Willys MB che fu ritenuto il mezzo più idoneo dall’esercito. Alla fine del 1941 anche Ford iniziò a produrre il veicolo sostituendo la sigla identificativa con Gpw.

Jeep Willys: le caratteristiche tecniche

Il motore della prima Jeep era il Willys Mod 442 a 4 cilindri con testata a “L” da 2.200 cc, potenza di 54 Cv. La coppia massima era di 123 Nm a 2.000 giri/min. La trazione generalmente era posteriore, con possibilità di inserire l’anteriore. Il cambio era a tre marce con riduttore. Nata per esigenze belliche, l’abitacolo fu più volte adattato. Un esempio furono i fari mobili che facilitavano i soldati nell’illuminare il motore in caso di guasto di notte (successivamente eliminati) o i supporti per mitragliatrici.

Da mezzo bellico all’utilizzo civile

Le alte performance in condizioni estreme hanno spinto nel 1945 all’utilizzo civile del mezzo. Dalla sigla Gpw, si passò a GP dalla cui pronuncia derivò Jeep. Dagli anni 50 la Willys Overland produsse il modello sia per le esigenze dell’esercito, sia per uso civile con il nome Jeep. La Jeep Willys ad oggi è considerata madre dei fuoristrada ed è il sogno dei collezionisti veri estimatori del brand.

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